Quale può essere il paradiso in terra per una donna? Un meraviglioso negozio di abiti… Se poi il negozio è un grande magazzino elegante e raffinato, dove trovare ogni sorta di stoffe, accessori e imbellettamento, cosa si può volere di più? E’ questa l’idea di fondo della serie BBC ‘The Paradise’ (2012-2013), composta da due stagioni e 16 episodi, ideata da Bill Gallagher e trasmessa in Italia prima sul canale Mya e poi su LaEffe e TV2000. Ispirata al romanzo ‘Al paradiso delle signore’ di Emile Zola, è ambientata nel 1875 e segue le avventure dei personaggi che ruotano attorno al Paradise, grande magazzino londinese, il cui proprietario è il vedovo John Moray (Emun Elliott), un uomo dotato di creatività e spiccato senso per gli affari che però dipende finanziariamente dal potente Lord Glendenning (Patrick Malahide). Moray si lega a Katherine (Elaine Cassidy), viziata e capricciosa figlia del nobile, fermamente intenzionata a sposarlo nonostante le incertezze di lui, ma tutto cambia quando al negozio viene assunta come commessa la bella e brillante Denise Lovett (Joanna Vanderham), giunta in città dallo zio Edmund (Peter Wight), che possiede un vecchio negozio di stoffe davanti al quale è stato costruito il Paradise, e la cui attività è penalizzata dalla presenza del colosso commerciale. Capace e ambiziosa, Denise suscita la gelosia di alcune colleghe tra cui l’ex amante di Moray, Clara, l’inossidabile capo reparto Miss Audrey (Sarah Lancashire) e soprattutto Lady Katherine, per la quale Denise è una temibile rivale…
Al Paradise lavorano il vicedirettore Dudley (Matthew NcNulty), fidato contraltare dell’amico Moray, il misterioso tuttofare nonché uomo-ombra Jonas (David Hayman), i commessi Sam (Stephen Wright), Clara (Sonya Cassidy) e Pauline (Ruby Bentall) e il fattorino Arthur (Finn Burridge); la galleria si arricchisce ulteriormente nella seconda serie, quando entrano in gioco nuovi personaggi destinati a portare scompiglio nel Paradise. Amori, tradimenti, gelosie e intrighi animano questa serie, che si contraddistingue per le splendide scenografie e i costumi, capaci di ricreare l’atmosfera quasi magica dei primi grandi magazzini della storia, veri e propri catalizzatori del cambiamento che le donne vissero a partire dalla fine dell’Ottocento.