Nel corso dell’Ottocento i racconti gotici, con le loro atmosfere notturne, l’ambientazione cimiteriale e la presenza di casi misteriosi con esseri inquietanti, conquistarono in poco tempo un pubblico assai vasto. I paesi anglosassoni furono gli iniziatori del genere, attraverso romanzi e pubblicazioni periodiche chiamate nel Regno Unito ‘penny dreadful’, ‘penny horrible’ anche ‘penny blood’, fascicoli settimanali che raccontavano storie lugubri in cui abbondavano sangue e creature spaventose. Come dice il termine stesso, costavano solo un penny ed erano alla portata di tutte le tasche, dei signori dell’alta società così come quelle dei borghesi e dei proletari. Erano economici, ma spesso la qualità dei contenuti era scarsa e la forma non sempre corretta. Una letteratura di successo che riuscì in breve tempo ad acquisire un pubblico ‘trasversale’ e dalla quale è senza dubbio derivata tanta cinematografia horror. A questi racconti si sono ispirati – aggiungendo una notevole dose di sesso che era impossibile esplicitare nell’assai pudica epoca vittoriana – il produttore Sam Mendes, il regista spagnolo Juan Antonio Bayona (‘The Orphanage’, ‘The Impossible’) e lo sceneggiatore John Logan (‘Hugo Cabret’, ‘Skyfall’, ‘Noah’) per la serie televisiva ‘Penny Dreadful’, trasmessa da Rai4, con un cast importante che comprende Josh Hartnett (nei panni del tiratore scelto Ethan Chandler), Eva Green (l’indovina Vanessa Ives), Harry Treadway (Victor Frankenstein), Rory Kinnear (La Creatura), Billie Piper (Brona Croft), Simon Russell Beale (Ferdinand Lyle), Reeve Carney (Dorian Gray) e Timothy Dalton (Sir Malcolm Murray). Le vicende narrate si svolgono nella Londra vittoriana, dove si incrociano diversi personaggi ‘maledetti’ quali i sopra citati dottor Frankenstein con la sua Creatura, Dorian Gray e persino il conte Dracula, tutti alle prese con la loro terrificante alienazione e ad esercitare l’oscuro fascino del Male sugli esseri umani. Intorno a loro, nuovi personaggi in balìa delle loro inquietudini e delle loro pulsioni.