Le distopie della società e delle arti sono il prodotto della storia dell’uomo, della sua evoluzione, delle sue contraddizioni e delle sue sfide. E’ l’affascinante -e ricca di spunti- trattazione di Giulio De Martino, che nel 2023 ha pubblicato con la casa editrice Mimesis il volume ‘Lo spettatore turbato. Forme della felicità e del panico nella società distopica’. Nell’affrontare questo tema, De Martino prende in esame la paura per il contagio pandemico, la fobia per l’energia nucleare, l’angoscia per il destino del nostro pianeta e al tempo stesso i condizionamenti legati alle tante forme di consumo che caratterizzano lo stile di vita occidentale. Consumo che passa, naturalmente, anche attraverso le attività del tempo libero, con particolare riferimento alla fruizione dell’arte in tutte le sue espressioni, all’utilizzo della rete e dei social media, all’interesse per l’Intelligenza Artificiale e la cibernetica.
In appendice al saggio si trova il testo di Edoardo Ferrini ‘La sublime epidemia. Esplosioni pandemiche nel cinema americano’, in cui a partire dal racconto ‘La maschera della morte rossa’ scritto da Edgar Allan Poe nel 1842 e portato sullo schermo da Roger Corman nel 1964, l’autore riflette sulle paure sociali filtrate, esibite, demonizzate e rielaborate dalla cinematografia statunitense. Dalla visione ironica della bomba atomica de ‘Il Dottor Stranamore. Ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba’ di Stanley Kubrick, film carico di messaggi subliminali, alla parodia di ‘1984’ di Orwell realizzata da Terry Gilliam nel film ‘Brazil’; dalla riflessione sulla dissidenza in ‘V per vendetta’ di James McTeigue a quella sulla ricerca scientifica condizionata dai poteri forti in ‘Virus letale’ di Wolfgang Petersen; sono davvero molte le citazioni di pellicole entrate prepotentemente nell’immaginario collettivo, dal potere perturbante e al tempo stesso catartico, indice della continua portata etica e collettiva del cinema.
Giulio De Martino è docente, saggista, pubblicista. Tra le sue pubblicazioni, ‘Antologia del dissenso’ (2002), ‘La mente storica’ (2004), ‘La mente virtuale’ (2015). Edoardo Ferrini è docente, critico di cinema e presidente dell’Associazione ‘Convivialità e Sapere’. Ha scritto saggi come ‘Il falso specchio’ (2020) e ‘Morte e rinascita della finzione’ (2021).