Dal 9 al 21 gennaio al Teatro Stabile di Torino Rocco Papaleo porta in scena ‘L’ispettore generale’, opera satirica di Nikolaj Gogol’ scritta nel 1836. L’annuncio della visita di un ispettore generale getta nel panico piccoli e grandi burocrati di una cittadina russa. Dialogo dopo dialogo, tutti rivelano la propria paura e ne restano accecati: un terrore viscerale, dettato sia da bassi istinti di sopravvivenza che da ragioni esistenziali, che spegne ogni lucidità e lascia emergere opportunismi e ipocrisie. Una commedia degli equivoci estremamente divertente che si prende gioco della volgarità e della corruzione che connotano il nostro mondo.
Insieme a Rocco Papaleo, sul palcoscenico troviamo Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Gennaro Di Biase, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Michele Schiano Di Cola e Marco Vergani. Le scene sono di Andrea Belli, i costumi di Margherita Baldoni. Regia di Leo Muscato.
COLLEGAMENTI CINEMATOGRAFICI
‘L’ispettore generale’ ha ispirato un film del 1949 diretto da Henry Koster con un esilarante Danny Kaye nel ruolo del truffaldino Georgi, specializzato nella vendita di elisir di lunga vita, che arriva lacero e affamato in un paesino e finisce in galera. Le autorità locali però sono in attesa di un ispettore generale, che usa travestirsi da vagabondo per poter indagare senza essere riconosciuto. Scambiato per l’ispettore, Georgi viene liberato e colmato di cortesie.
