Il film di apertura della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, ‘C’è ancora domani’, è diretto e interpretato da Paola Cortellesi, per la prima volta alla regia. Affiancata da Valerio Mastrandrea, Vinicio Marchioni e Giorgio Colangeli, porta sullo schermo la storia di Delia, dignitosa popolana che vive con la sua famiglia nella Roma del 1946. La guerra è finita da poco tempo, ancora nelle strade stazionano le camionette dei soldati americani. Delia è una moglie e una madre di casa che deve subire le vessazioni del suocero Ottorino, allettato e dispotico, le botte del marito Ivano, le scorrerie dei due figli maschi e le malelingue del vicinato. Gli unici spiragli di luce sono la figlia Marcella, la sua amica Marisa e l’ex fidanzato Nino, che vede talvolta passando davanti alla carrozzeria in cui l’uomo lavora e a cui lei è ancora affezionata. Per portare a casa qualche soldo, Delia si adopera riparando oggetti e facendo le punture ai malati nelle loro case. La sua vita ‘invisibile’, scandita da una dura routine e dai maltrattamenti, potrebbe però cambiare quando sopraggiungono delle novità.
Scritto da Paola Cortellesi insieme a Giulia Calenda e Furio Andreotti, ‘C’è ancora domani’ è un interessante esordio autoriale incentrato sulla condizione della donna e sulla sua emancipazione, che passa anche attraverso uno dei diritti fondamentali: quello del voto.
Dal 26 ottobre al cinema.
