Il regista Christopher Nolan porta sul grande schermo la vita di J. Robert Oppenheimer, fisico statunitense che nel 1942, su incarico del generale Leslie Groves, divenne direttore del progetto Manhattan, finalizzato allo studio e alla realizzazione della prima bomba atomica. Protagonista è Cillian Murphy, accanto a Robert Downey Jr., Matt Damon, Emily Blunt, Florence Pugh e Kenneth Branagh. Il film si basa sul libro ‘American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer’ di Martin J. Sherwin e Kai Bird.
‘Oppenheimer’ ripercorre alcuni momenti significativi della vita dello scienziato: gli anni giovanili, quando egli rivelò le sue grandi capacità ed entrò in contatto con studiosi come Niels Bohr (fisico danese che nel 1922 vinse il Premio Nobel per la Fisica per i suoi studi sulla struttura atomica e nella meccanica quantistica), Isidor Isaac Rabi che divenne suo amico, Werner Karl Heisenberg e Albert Einstein. Gli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando nell’ambito del progetto Manhattan fece costruire nel deserto la cittadina di Los Alamos convocando gli scienziati più brillanti dell’epoca per la sperimentazione atomica, culminata con il Test Trinity. E infine, il difficile periodo del dopoguerra, quando venne allontanato dall’AEC (Commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti d’America) perché accusato di simpatie comuniste dal politico Lewis Strauss, che fece di tutto per indire un processo contro di lui.
Il film mette in rilievo due figure femminili significative per Oppenheimer: la psichiatra Jean Tatlock, militante nel partito comunista americano, con cui lo scienziato ebbe una relazione, e Katherine ‘Kitty’ Puening, che diventò sua moglie.
“Sono diventato morte, distruttore di mondi” sono le parole, tratte dal libro sacro dell’induismo Bhagavadgītā, che Oppenheimer pronunciò dopo il Test Trinity, quando avvenne la prima detonazione nucleare il 16 luglio 1945 nel deserto del Nuovo Messico.