EMMA. LA RILETTURA DI AUTUMN DE WILDE

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Ragazza fortunata, Miss Woodhouse. E’ bella, intelligente e ricca. Vive insieme al padre, che la adora, in una grande casa ed è ammirata da tutti gli abitanti del villaggio di Highbury. Anche dalla governante Anne Taylor, che ha appena lasciato la dimora dei Woodhouse per sposare Mr. Weston. Anche dalla collegiale Harriet Smith, una graziosa e semplice fanciulla che Emma, così si chiama la ragazza fortunata, prende sotto la sua ala iniziando a progettarne il futuro e tentando di combinare un matrimonio tra la protégé e Mr. Elton, ampolloso vicario del paese. Anche da Mr. Knightley, gentiluomo suo vicino e cognato, che però mal sopporta l’ingerenza di Emma nelle vite altrui e cerca di consigliarla, spesso scontrandosi con lei. Le cose si complicano quando Emma scopre che in realtà Mr. Elton non è interessato a Harriet, ma mira a sposare lei, salvo poi essere respinto e convolare a nozze la ricca e boriosa Augusta. Frattanto giungono in paese Frank Churchill, figlio di primo letto di Mr. Weston, del quale Emma pensa in un primo momento di essere innamorata; e Jane Fairfax, riservata nipote della ciarliera Miss Bates, che rischia di rubare la scena a Miss Woodhouse con il suo talento musicale.

‘Emma’ è un celebre romanzo di Jane Austen, pubblicato nel 1815. A proposito della sua protagonista, l’autrice scriveva: “Sto per descrivere un’eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa”.

Dopo la versione cinematografica del 1996 con Gwyneth Paltrow e quella televisiva con Romola Garai trasmessa dalla BBC nel 2009, ci ha pensato la regista Autumn De Wilde a portare sullo schermo le vicende della signorina Woodhouse. Interpretato da Anya Taylor-Joy, Johnny Flynn, Bill Nighy, Josh O’Connor, Mia Goth, Callum Turner e Miranda Hart, ‘Emma.’ è un film improntato al colore e alla vitalità, in cui persino l’ipocondriaco Mr. Woodhouse, tra un paravento e l’altro, è un dinamico -e assai ironico- padrone di casa affaccendato a ripararsi dalle correnti d’aria.

‘Emma.’ presenta un’estetica accattivante, con la scenografia di Kave Quinn che parte dalle più classiche residenze storiche della campagna inglese -come la superba Wilton House dove è stato girato il film-  e arriva ad un arredo interno da casa delle bambole; e con i costumi di Alexandra Byrne curati in ogni dettaglio e impreziositi da mille accessori nei quali è piacevole perdersi. Una nota di merito, infine, per la colonna sonora a cura di Isobel Waller-Bridge, già compositrice per la serie ITV ‘Vanity Fair’.

 

 

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